«C'è un tentativo da parte del Cairo di riavviare i colloqui con una proposta egiziana che comporterebbe il rilascio di 33 ostaggi, tra donne, anziani e malati». Lo ha detto un funzionario israeliano al Jerusalem Post, in merito alla delegazione egiziana che ha incontrato i mediatori dello Stato ebraico per discutere degli ostaggi e di un cessate il fuoco a Gaza.

Secondo il sito israeliano, i funzionari dell'intelligence di Tel Aviv ritengono che siano infatti solo 33 i rapiti ancora in vita, su un totale di 133 ancora trattenuti da Hamas e altri gruppi terroristici palestinesi nella Striscia. 

Il tentativo egiziano arriva dopo che il gabinetto di guerra dello Stato ebraico ha dato il via libera a una possibile operazione a Rafah, nel sud della Striscia, ritenuta da Tel Aviv l’ultimo “bastione” di Hamas e dove le forze armate israeliane stanno ammassando truppe e carri armati. 

Intanto, dalla Turchia arriva il durissimo attacco del presidente Recep Erdogan al premier israeliano Netanyahu: «Come gli assassini prima di lui, Netanyahu ha vergognosamente scritto il suo nome nella storia come il macellaio di Gaza», ha detto il presidente turco durante una conferenza interparlamentare sulla Palestina a Istanbul, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.

«Dobbiamo intensificare i nostri sforzi affinché Netanyahu, il macellaio, sia ritenuto responsabile davanti alla legge», ha aggiunto Erdogan.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata