Dopo l'annuncio del premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla decisione di creare un nuovo insediamento a nord di Ramallah, in territorio palestinese occupato, per ricollocare le famiglie allontanate da Amona lo scorso febbraio, è intervenuto sul caso anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Il quale - ha fatto sapere - "prende nota con delusione e allarme" la mossa di Israele, in quello che è di fatto il primo insediamento creato ufficialmente da due decenni.

E oggi, circa gli insediamenti, lo stesso Netanyahu ha annunciato nuove linee guida per contenerli, come risposta alle riserve espresse della comunità internazionale.

Riserve a cui si è accodato anche il presidente americano Donald Trump. Proprio le parole di The Donald hanno spinto il premier israeliano a una precisazione: "Intraprenderemo i passi necessari per minimizzare l'espansione delle aree sviluppate oltre l'area degli insediamenti esistenti in Giudea e Samaria", ha detto, prima di assicurare ulteriori "restrizioni per permettere il progresso del processo di pace". Dunque - ha continuato - "Israele costruirà all'interno delle aree sviluppate esistenti, per quanto possibile".

In pratica, si continuerà a edificare all'interno degli insediamenti, con la possibilità di poterlo fare anche a ridosso delle colonie.
© Riproduzione riservata