Lo Stato Islamico ha creato una cellula che si occupa dello sviluppo e della produzione di armi chimiche, al confine tra Siria e Iraq, nella provincia di Deir ez-Zour.

Lo riportano alcuni media statunitensi, citando un funzionario dell'intelligence americana.

Nella cellula opererebbero diversi esperti e tecnici che finora non avrebbero mai lavorato insieme.

L'area della valle dell'Eufrate sarebbe inoltre diventata di fatto la nuova capitale del Califfato, a causa dell'enorme pressione militare esercitata su Raqqa da parte delle forze militari anti-Isis.

Migliaia di combattenti si sono dunque trasferiti in quel territorio.

Lo Stato Islamica ha già utilizzato in alcune occasioni armi chimiche al cloro e all'iprite, in particolare contro i curdi iracheni.

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