È stato rilasciato l'uomo fermato e interrogato ieri a Nantes perché sospettato di essere coinvolto nell'incendio della cattedrale. In capo al 39enne, che lavorava nella basilica, non sono emerse accuse.

Resta quindi da chiarire chi sia il responsabile. Al momento prevale la tesi del corto circuito di un contatore elettrico.

Il parroco, dal canto suo, aveva difeso il 39enne: "Lo conosco da 4 o 5 anni. Fiducia? Ne ho pienamente in lui come negli altri sei collaboratori che sono con noi. C'è andato di mezzo lui perché era lui a dover chiudere la cattedrale".

I sospetti erano nati dopo che, nei giorni precedenti, l'uomo, di nazionalità ruandese, fosse prima preoccupato per il documento di soggiorno che non riusciva a far rinnovare in Prefettura, poi era sembrato molto arrabbiato. Quello stato d'animo, temevano gli inquirenti, avrebbe potuto spingerlo a un gesto disperato.

Ora invece si ritiene che la causa accidentale sia quella più probabile.

(Unioneonline/s.s.)
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