I legali di Ilaria Salis chiederanno i domiciliari in Ungheria per la donna italiana, detenuta nel Paese magiaro con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti durante una manifestazione.

Lo ha annunciato il padre della maestra, di origine sarda, spiegando che la richiesta sarà inoltrata in occasione dell'udienza del prossimo 28 marzo, la seconda sul caso della Salis.

Salis ha tenuto una conferenza all’Eurocamera, affermando: «In questi giorni Ilaria è agitata, le dichiarazioni del governo ungherese l'hanno demoralizzata, la sua ingerenza sulla giustizia non ci fa pensare al meglio».

«La situazione di mia figlia è diventata strada facendo sempre più un processo politico», ha proseguito Roberto Salis. Aggiungendo: «Il 28 febbraio scorso il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha di fatto dichiarazione che hanno definito mia figlia colpevole, auspicando una pena esemplare. Tutto questo in uno Stato di diritto e in un Paese membro, è inaccettabile».

(Unioneonline/l.f.)

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