"Una bomba non può chiamarsi madre".

Sono le parole di Papa Francesco, che oggi ha ricevuto nella Sala Nervi del Vaticano oltre 7mila ragazzi delle Scuole della Pace di tutta Italia.

Il Pontefice si è scagliato contro la Moab, la "Madre di tutte le bombe", ossia l'ordigno (il più grande non nucleare mai realizzato) che gli Stati Uniti hanno lanciato in Afghanistan contro i terroristi uccidendone decine.

"Io mi sono vergognato - ha detto Bergoglio - quando ho sentito il nome di quella bomba. La mamma dà vita e questa dà morte".

"Sta crescendo tra di noi una cultura della distruzione - ha aggiunto il Papa - Il mondo è in guerra e si bombarda. E se lì sotto ci sono malati e bambini, non importa".

IL VIDEO DELLA "SUPERBOMBA" -

LA TERRA DEI FUOCHI - Rispondendo alle domande dei giovani, il Pontefice ha parlato di emergenza ambientale citando la Terra dei Fuochi (quell'area tra Napoli e Caserta dove si continua a incendiare i rifiuti, con altissimi livelli di inquinamento di terra e aria).

"Quante volte - ha chiesto - avete trovato giovani ammalati di malattie rare? Da dove vengono? Cosa succede nella Terra dei Fuochi? Cosa succede nel Mediterraneo dove la quantità di plastica è il quadruplo del massimo che può avere?".

"Non stiamo solo sporcando il creato - ha concluso - lo stiamo distruggendo. Oggi non puoi mangiare una mela senza togliere la buccia a causa dei pesticidi. E succede che i medici consigliano alle mamme di non dare pollo di allevamento ai bambini perché creano uno squilibrio agli ormoni".

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