È la più grande epidemia di morbillo mai registrata in Congo e le vittime sono più di 4mila da gennaio, con tantissimi bambini – si calcola almeno il 90 per cento – che avevano meno di 5 anni.

L’Unicef lancia l’allarme e vaccina migliaia di piccoli pazienti oltre a distribuire nei centri sanitari i farmaci salvavita.

I morti superano quelli provocati dall’Ebola: "Stiamo combattendo l'epidemia su due fronti: prevenendo i contagi e prevenendo le morti - dice Edouard Beigbeder, rappresentante Unicef in Repubblica Democratica del Congo -. Insieme con il Governo e i partner principali, l'Unicef sta accelerando le vaccinazioni dei bambini contro il morbillo, e allo stesso tempo sta fornendo alle cliniche medicine che possano trattare i sintomi e migliorare le probabilità di sopravvivenza per tutti quelli già colpiti dalla malattia".

I kit contengono non solo antibiotici, ma anche Sali per la reidratazione, Vitamina A, antidolorifici, antipiretici. "Stiamo affrontando questa situazione allarmante perché milioni di bambini congolesi non hanno ricevuto le vaccinazioni di routine e non hanno accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno quando si ammalano - continua Beigbeder -. Inoltre, un sistema sanitario debole, l'insicurezza, la diffidenza delle comunità verso i vaccini e gli operatori che li somministrano e le difficoltà a livello logistico hanno contribuito a creare un elevato numero di bambini non vaccinati e a rischio di contrarre la malattia".

Secondo l'OMS, sono raccomandate 2 dosi di vaccino contro il morbillo: inoltre, per assicurare protezione e prevenire epidemie, circa il 95% della popolazione deve essere vaccinata.

(Unioneonline/s.s.)
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