«Per me Silvio è stata una persona cara e un vero amico».

Il messaggio di condoglianze per la morte di Berlusconi è di Vladimir Putin. L’ex premier, ricorda il presidente russo, «ha dato un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa».

Si tratta, continua Putin, di una «perdita irreparabile e un grande dolore, ho sempre sinceramente ammirato la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili. In ognuno dei nostri incontri mi trasmetteva la sua incredibile vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell’umorismo».

Un rapporto di grande amicizia quello tra il Cav e Putin. Berlusconi lo ospitava ad Arcore e nella sua residenza sarda in Costa Smeralda, lo “zar” ricambiava ospitandolo in Dacia. I regali, il “lettone di Putin” ad Arcore di cui ha parlato la D’Addario nel processo escort («Un lettone a baldacchino con le tende bianche intorno») e il copripiumino regalato dall’ex premier al presidente russo. Le casse di vodka da Mosca a Milano e quelle di Lambrusco da Milano a Mosca.

E la diplomazia: la stretta di mano tra Bush e Putin a Pratica di Mare nel 2002, con Berlusconi protagonista di una storica mediazione tra Washington e Mosca per l’avvicinamento della Russia alla Nato. Altri tempi, uno scenario lontano anni luce da quello odierno.

Un’amicizia messa a dura prova dall’invasione dell’Ucraina. Berlusconi ha fatto fatica a criticare l’amico di sempre. Ha condannato la guerra («Putin mi ha deluso») ma è finito in una bufera quando, in piena campagna elettorale, ha giustificato in un discorso con i parlamentari FI l’amico che «non voleva la guerra» e tirato in ballo tutti quelli che a suo avviso erano stati gli strappi di Kiev.

(Unioneonline/L)

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