Investita da una popolarità improvvisa, persino globale, Elisa Granato - seconda volontaria in assoluto a testare il prototipo di vaccino sviluppato dall'università di Oxford - rassicura sulle sue condizioni di salute: "Fin qui sto benissimo", fa sapere attraverso i social media.

Giovedì 23 aprile la ricercatrice di origini italiane cresciuta in Germania, nel giorno del suo 32esimo compleanno, ha inaugurato in veste di cavia - subito dopo il collega oncologo Edward O'Neill - la prima fase clinica di sperimentazione umana del vaccino messo a punto dal Dipartimento di virologia dell'ateneo oxfordiano.

Si tratta di trial attesissimi in tutto il mondo, anche per via dell'ottimismo manifestato dalla responsabile del progetto, la professoressa Sarah Gilbert.

Oltre mille i volontari che si sono offerti di sottoporsi al test, Elisa Granato - studiosa di zoologia e microbiologia nella stessa Università - non ha avuto esitazioni e ha aderito con entusiasmo e coraggio. La sua prima iniezione è stata trasmessa in diretta tv dalla Bbc, anche se nessuno sa se la sia stato inoculato il prototipo di vaccino o un placebo, secondo l'abituale protocollo di questo tipo di sperimentazioni.

"Sono una scienziata e volevo dare il mio sostegno a un progetto scientifico. Personalmente nutro un certo grado di fiducia su questo vaccino", ha dichiarato alla Bbc.

Ottimismo che manifesta anche nel "diario online" che ha iniziato a pubblicare da stamane sul suo profilo Twitter, realizzato anche per sfuggire alle innumerevoli richieste di interviste e aggiornamenti sul suo stato fisico: "Volevo ringraziare tutti per i messaggi positivi che sto ricevendo. Non posso rispondere a tutti, ma vi assicuro che li ho molto apprezzati. Sto ricevendo tonnellate di domande. Io sto davvero bene e il team di Oxford sta facendo un lavoro fantastico nel contollarci e sostenere tutti i partecipanti".

(Unioneonline/L)
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