Vittoria – almeno parziale – davanti alla giustizia britannica per il principe Harry in una delle cause intentate da lui e dalla consorte Meghan contro alcuni tabloid inglesi. 

Un giudice dell'Alta Corte di Londra ha infatti condannato l'editore del Daily Mirror, accusato dal duca di Sussex di aver «raccolto illegalmente informazioni» sulla sua vita privata e di aver realizzato «intercettazioni telefoniche su vasta scala dal 2006 ai 2011».

Nel processo (dove ha testimoniato lo stesso secondogenito di re Carlo III, prima volta nella storia) la difesa del giornale ha negato la sostanza delle accuse, definite «tardive» e «frutto di illazioni», ma il giudice Timothy Fancourt, nel suo verdetto, ha riconosciuto come «provata» la raccolta illegale d'informazioni sul principe in almeno 15 dei 33 articoli denunciati.

Fancourt ha quindi decretato un indennizzo a Harry pari a 140.600 sterline, mentre i suoi avvocati ne avevano chieste 320.000.

Dopo la sentenza, il principe Harry, attraverso i suoi legali, si è definito «felice» per essere riuscito «ad uccidere il drago», a suo dire rappresentato dai tabloid troppo invadenti e mai tenere con lui e la consorte, i “ribelli” di Casa Windsor. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata