Scelta singolare da parte di un prete di Moskovskij, a pochi chilometri da Mosca, che dopo la scelta dei suoi superiori di togliergli la parrocchia ha deciso di riciclarsi come tassista. Un lavoro che gli consente di svolgere il suo ministero a contatto con la "vita reale" e di mantenersi.

"Sedendomi al volante del taxi - spiega padre Ilja su Facebook - mi sono identificato con gli emigrati russi dopo alla rivoluzione, che trovandosi in terra straniera sono stati costretti a guadagnarsi il pane con un lavoro umile, nonostante le origini altolocate e la perduta ricchezza".

Una decisione particolare dovuta principalmente al fattore economico. Non è raro che in Russia molti sacerdoti affianchino altri lavori a quello affidatogli dalla diocesi per cercare di arrotondare lo stipendio.

Nominato tre anni fa come parroco, Ilja ha ringraziato la comunità con cui ha terminato la costruzione della chiesa, dichiarando di non pretendere un'altra parrocchia dopo il trasferimento.

"Non vedo alcuna umiliazione nello svolgere un onesto lavoro. Si aprono nuove possibilità di missione, anche se materialmente sembrano essere più ridotte rispetto alla predicazione".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata