"Gli schiavi d'America? Erano migranti". Bufera su Ben Carson, ministro di Trump
Una nuova bufera sta investendo in queste ore l'amministrazione Trump, dopo che il nuovo ministro per la Casa e lo sviluppo urbano Ben Carson ha paragonato, durante un discorso pubblico, gli schiavi deportati negli Usa dall'Africa agli immigrati arrivati oltreoceano in cerca di fortuna.
Parole che hanno scatenato le reazioni di molti, soprattutto sui social media dove Carson - neurochirurgo ex rivale di Trump alle primarie per le presidenziali, non nuovo a gaffe di tale portata - è stato messo all'indice e accusato di superficialità (nel migliore dei casi) nell'equiparare i moderni migranti per aspirazioni e volontà agli africani deportati contro la loro volontà e venduti come schiavi al miglior offerente.
IL DISCORSO DI CARSON - VIDEO:
Ben Carson just referred to *slaves* as "immigrants"
— Steve Kopack (@SteveKopack) 6 marzo 2017
"There were other immigrants who came here in the bottom of slave ships..." pic.twitter.com/WkFrm3dYCB
In particolare, il neo ministro ha sostenuto che gli schiavi negli Usa erano "altri immigrati arrivati nella stiva delle delle navi", che hanno lavorato "più a lungo e più duramente per meno".
Tra i commenti su Twitter, anche quello di Chelsea Clinton, figlia dell'ex presidente Bill Clinton e dell'ex candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton, che ha scritto: "Non può essere vero". Mentre sono stati molti gli utenti che hanno inondato il social network di foto di schiavi ammassati nelle stive delle navi.
LE PIRAMIDI IN EGITTO - Carson, da parte sua, ha poi corretto il tiro, parlando di "immigrati involontari". Ma ormai era troppo tardi per riparare alla gaffe, che si va ad aggiungere a quella fatta tempo fa sulle piramidi d''Egitto; nel 1998 aveva sostenuto che sono state costruite per conservare il grano dal personaggio della Bibbia Giuseppe e non come tomba per i faraoni.