Pena di morte. Questa la sentenza comminata a Kanae Kijima, una 42enne giapponese, accusata di aver ucciso tre dei suoi amanti.

Soprannominata la "vedova nera", Kanae ha avvelenato le sue vittime, a Tokyo, utilizzando il monossido di carbonio dopo aver somministrato loro una potente dose di sonnifero.

I fatti risalgono al 2009. Nel 2014 aveva fatto ricorso alla sua prima condanna e si era difesa sostenendo che i tre uomini si erano suicidati.

Ma oggi la Corte suprema del Giappone ha respinto la sua inchiesta e ha confermato la sentenza capitale.
© Riproduzione riservata