Sono stati giustiziati i sette autori della strage che ha sconvolto il Giappone, 23 anni fa.

Era il 1995 quando, alla metropolitana di Tokyo, tredici persone morirono in un attacco sferrato con il gas sarin: i feriti furono centinaia.

A compiere l'attentato furono Shoko Asahara - nel braccio della morte da più di dieci anni - e sei dei suoi seguaci, appartenenti alla setta Aum Shinrikyo.

Il ministro della giustizia giapponese, Yoko Kamikawa, ha confermato le sette esecuzioni, avvenute per impiccagione, spiegando che i membri di Aum erano responsabili di "atti estremamente atroci e gravi che non hanno precedenti". Altri sei seguaci del culto rimangono nel braccio della morte.

Il Giappone è una delle poche nazioni sviluppate a mantenere la pena di morte, per cui il sostegno pubblico rimane alto nonostante le critiche internazionali. I parenti delle vittime della strage del 1995 e i feriti hanno accolto con favore le esecuzioni.

(Unioneonline/D)

Un'altra immagine di Shoko Asahara
Un'altra immagine di Shoko Asahara
Un'altra immagine di Shoko Asahara
© Riproduzione riservata