L'amministrazione Trump minaccia di tagliare gli aiuti finanziari ai Paesi che voteranno contro la decisione di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele nel corso dell'Assemblea generale dell'Onu straordinaria convocata per domani.

L'intimidazione arriva per bocca del presidente in persona: "Loro prendono da noi centinaia di milioni di dollari, anche miliardi di dollari, e poi votano contro di noi. Beh monitoreremo questi voti.

Lasceremo che votino contro. Risparmieremo molto. Non ha importanza", ha detto The Donald ai giornalisti.

Frasi che arrivano dopo quelle dello stesso tenore della portaovoce Usa al Palazzo di Vetro, Nikki Haley, che aveva avvertito su Twitter che "gli Stati Uniti si segneranno i nomi" dei governi che oseranno appoggiare il documento presentato dagli Stati arabi e musulmani alle Nazione Unite.

Un testo per chiedere a Washington il ritiro della dichiarazione con cui Trump ha riconosciuto la Città santa capitale dello Stato ebraico, destando l'ira dei palestinesi e il biasimo del mondo arabo e di buona parte della comunità internazionale.

(Unioneonline/l.f.)

TRUMP, PRIMO OK ALLA RIFORMA FISCALE:

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