La prefettura della Gironda, nel sud-ovest della Francia, ha reso noto oggi che quasi 6.800 ettari di pineta sono andati in fumo dopo che il vasto incendio di Landiras ha ripreso a bruciare.

"Quasi 1.100 vigili del fuoco sono impegnati", ha dichiarato la prefettura, aggiungendo che "ulteriori rinforzi" sono ancora attesi sul posto.

Le temperature roventi che "dovrebbero continuare fino a sabato e sono combinate con aria molto secca" creano un "rischio molto grave di scoppio di incendi", spiegano le autorità in un comunicato. "Le condizioni sono particolarmente difficili: la vegetazione e i terreni sono particolarmente secchi dopo più di un mese di pioggia", è stato spiegato. 

Nella serata di ieri le fiamme hanno portato all'evacuazione di circa 10.000 persone dalle loro case, tra cui l'intera popolazione del paese di Moustey (quasi 700 persone). L'autostrada A63 tra Landes e Gironda è stata completamente chiusa al traffico.

Il colossale rogo era considerato sotto controllo fino a martedì, quando le fiamme hanno ripreso vigore, forse a causa di un atto doloso, complici la siccità e le alte temperature. Nella sua prima ondata, iniziata un mese fa, erano già andati in fumo 14.000 ettari.

Nella zona sono attesi la premier Elisabeth Borne e il ministro dell'Interno Gerald Darmanin. Non ci sono state vittime, finora, ma 17 case sono bruciate nei pressi del villaggio di Belin-Beliet. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata