È stato firmato oggi a Cartagine il Memorandum d’intesa fra Unione europea e Tunisia che ruota intorno a una partnership strategica fra le due realtà. Sul documento le sigle della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, della premier italiana Giorgia Meloni, del collega olandese Mark Rutte, e del presidente tunisino Kais Saied.

L’accordo stabilisce lo stanziamento da parte di Bruxelles di 150 milioni di euro per sostenere il bilancio tunisino e di 105 milioni per supportare il controllo delle frontiere. Un punto su cui Saied avrebbe voluto di più. L’obiettivo, ha spiegato dopo aver convocato il consiglio di Sicurezza nazionale, è quello di incrementare la lotta ai trafficanti di migranti. Traguardo che si pone anche la Ue, in particolare per fermare sulle coste africane i flussi che partono dalla regione del Sahel.

Il Memorandum ruota intorno non solo al tema delle migrazioni e dell’assistenza macrofinanziaria, ci sono anche altri tre “pilastri”.

RELAZIONI ECONOMICHE – È la cornice dentro la quale l'Ue darà una spinta agli investimenti delle imprese grandi, medie e piccole, in Tunisia per aumentare in maniera netta gli scambi commerciali tra l'Ue e il Paese nordafricano.

ENERGIA - Da un lato la necessità dell'Ue di diversificare le forniture in seguito alla guerra in Ucraina, dall'altro l'opportunità per la Tunisia di dare linfa, con investimenti e know-how europei, allo sviluppo delle rinnovabili. L'Italia, in particolare con il progetto di interconnessione elettrica Elmed, si candida a essere hub dell'energia tunisina per l'Europa.

PEOPLE TO PEOPLE – Si tratta della prima parte nominata da Ursula von der Leyen nelle dichiarazioni congiunte ed è tutta incentrata su scambi culturali, applicazione del programma Erasmus +, più cooperazione nella ricerca e nell'istruzione. L'Ue utilizzerà anche il programma Talent Partnership, aprendo così “nuove opportunità di studio e lavoro ai giovani tunisini”, recita il Memorandum. 

(Unioneonline/s.s.)

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