Continua la lotta senza quartiere allo spaccio di droga del presidente filippino Rodrigo Duterte.

E non risparmia proprio nessuno, neanche i sindaci.

Sette persone sono state uccise nel sud del Paese, e tra queste c'è anche un primo cittadino indicato da Duterte come uno dei politici legati allo spaccio di stupefacenti.

A renderlo noto la polizia filippina.

Gli agenti dovevano eseguire un mandato d'arresto per il sindaco Reynaldo Parojinog Sr., sua figlia, il vicesindaco e altri quattro ufficiali della città di Ozamiz, quando i ricercati hanno aperto il fuoco.

Ne è nata una sparatoria in cui ad avere la meglio sono stati i poliziotti, che hanno ucciso tutti i sospetti.

(Redazione Online/L)

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