L’ultimo bilancio ufficiale parla di almeno 50 vittime a seguito dell’attentato portato a termine ieri a Kabul. Una scuola femminile è stata coinvolta in diverse esplosioni: sembra che le studentesse, dopo la prima, siano fuggite rimanendo però uccise dalle successive.

I feriti sono oltre 150 e alcuni sono in condizioni molto gravi.

Finora non è arrivata alcuna rivendicazione e i talebani hanno negato qualsiasi loro coinvolgimento in quanto accaduto.

La zona coinvolta è quella del distretto di Dasht-e-Barchi, a ovest della capitale afghana, mentre i residenti stavano facendo acquisti per l'avvicinarsi della festa musulmana di Eid al-Fitr che segnerà la fine del mese di digiuno del Ramadan la prossima settimana.

"Ho visto corpi insanguinati in una nuvola di fumo e polvere, mentre alcuni dei feriti urlavano", sono le parole di Reza, sfuggito all'esplosione. "Ho visto una donna cercare la figlia tra i cadaveri", ha aggiunto. "Ha poi trovato uno zaino che era della figlia ed è crollata".

Dure condanne all’attacco sono arrivate da tutto il mondo e gli Stati Uniti chiedono di "mettere fine immediatamente alle violenze e di colpire assurdamente civili innocenti", ha sottolineato il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price.

Il ministero dell'Interno afghano ha annunciato di aver aperto un'inchiesta per terrorismo.

(Unioneonline/s.s.)

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