Giornata di voto oggi in Lettonia.

I cittadini del Paese baltico sono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento: secondo i sondaggi è favorito il partito espressione della minoranza russofona, Armonia, già vincitore in termini di preferenze delle elezioni parlamentari di quattro anni fa, e che aveva conquistato un quarto circa dei cento seggi della Camera di Riga.

Il primo ministro lettone, Maris Kucinskis (Ansa/Epa)
Il primo ministro lettone, Maris Kucinskis (Ansa/Epa)
Il primo ministro lettone, Maris Kucinskis (Ansa/Epa)

Nonostante ciò il partito è stato escluso dal governo da tre movimenti conservatori - Partito dell'Unità, Unione degli Ecologisti e Agricoltori e Alleanza Nazionale - che sono riusciti a dar vita ad una coalizione.

Avanzano anche il Nuovo partito conservatore, rimasto escluso alle ultime elezioni, e i populisti di KPV LV.

Il significato dell'acronimo parla da sé: "Chi possiede lo Stato?". Fondato da un attore, Artus Kaimins, e di generiche posizioni anti-establishment, il movimento ha conquistato le classi meno abbienti della Repubblica baltica. Ora potrebbe coalizzarsi con Armonia, come già anticipato da Kaimins. A patto che rinuncino a uno dei loro punti in campagna elettorale: inserire il russo come seconda lingua nelle scuole.

(Unioneonline/D)

File ai seggi (Ansa/Epa)
File ai seggi (Ansa/Epa)
File ai seggi (Ansa/Epa)
© Riproduzione riservata