Urne aperte in Israele, dove 5,8 milioni di elettori sono chiamati ai seggi per rinnovare i 120 deputati della Knesset, il Parlamento dello Stato ebraico.

Secondo i sondaggi, sarà un testa tra il premier uscente Benyamin Netanyahu, a caccia di un quinto mandato, e l'ex capo di Stato maggiore Benny Gantz, al suo debutto in politica alla testa dell'Alleanza Blu e Bianco, schieramento laico e centrista.

Negli ultimi mesi il primo ministro è stato travolto da guai giudiziari che lo hanno portato a indire a dicembre le elezioni anticipate.

Il leader del Likud, partito di destra al governo dal 2009, è infatti accusato di corruzione, violazione di ordini fiduciari e frode nell'ambito di tre diverse inchieste che lo coinvolgono.

Nella prima è sospettato di aver accettato regali da imprenditori in cambio di favori, mentre nella seconda l'accusa sostiene che avrebbe avuto contatti con l'editore del quotidiano "Yediot Ahronot" per una copertura informativa di favore in cambio di una riduzione della tiratura di un giornale rivale.

La terza indagine, invece, riguarda i suoi presunti rapporti con la compagnia di telecomunicazioni Bezeq, proprietaria del sito di informazione "Walla".

Le ultime rilevazioni dei sondaggi danno invece in seria difficoltà i laburisti che - secondo i sondaggi - potrebbero ottenere una decina di seggi e i partiti arabi, che si presentano separati alla tornata elettorale.

(Unioneonline/F)
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