L'ex presidente egiziano Mohamed Morsi è stato condannato all'ergastolo in via definitiva da un tribunale del Cairo con l'accusa di spionaggio a favore del Qatar.

Lo ha reso noto l'emittente al-Arabiya.

La sentenza emessa oggi dalla Corte di Cassazione egiziana nei confronti dell'ex capo di Stato non è appellabile.

In primo grado, era stato condannato all'ergastolo il 18 giugno del 2016 con l'accusa di aver passato informazioni e documenti contenenti segreti di Stato ad agenti del Qatar attraverso la tv satellitare Al Jazeera.

Inoltre, la Cassazione ha confermato anche la pena di morte nei confronti di tre alti esponenti dei Fratelli Musulmani, sempre accusati di spionaggio nei confronti di Doha. Avrebbero fornito informazioni riguardanti le forze armate e messo così a rischio la sicurezza del Paese.

Dalla sua deposizione il 3 luglio del 2013 a opera del capo delle forze armate Abdel Fattah al-Sisi, attuale presidente dell'Egitto, Morsi è finito sotto processo con diverse accuse.

Tra i reati che gli sono contestati, l'evasione dal carcere di Wadi el Natrun, lo spionaggio per conto di Hamas, di Hezbollah e dei guardiani della rivoluzione iraniana, la detenzione e la tortura di manifestanti, la frode e l'oltraggio alla giustizia.

L'Egitto è tra i Paesi arabi che lo scorso 5 giugno hanno interrotto i rapporti diplomatici e commerciali con il Qatar, accusato di sostenere il terrorismo.

(Redazione Online/F)

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