«Ecco i miei ragazzi morti, ci ritiriamo»: il capo della Wagner accusa Mosca
Video sul web di Prigozhin per mostrare i corpi dei miliziani uccisi e attaccare i vertici militari del Cremlino: «Lasciati senza munizioni»Durissime accuse a Mosca da Yevgeny Prigozhin, comandante della Wagner, la milizia privata che in Ucraina combatte al fianco delle forze russe.
Prigozhin ha diffuso video in cui mostra decine di cadaveri di combattenti della Wagner scagliando pesanti accuse contro il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, spiegando che i suoi mercenari si ritireranno dalla città contesa di Bakhmut.
«Annuncio ufficialmente che i miei ragazzi non sopporteranno perdite a Bakhmut senza munizioni. Pertanto, dal 10 maggio, lasciamo la città. Ci mancano ancora solo due chilometri, ma se non volete dare ai russi una vittoria con la conquista di Bakhmut, questi sono problemi vostri», ha detto Prigozhin, lamentando poco supporto e scarsi rifornimenti da parte dell’esercito russo.
Intanto, non si fermano gli attacchi aerei.
Nelle ultime ore il sito Defense Express ha diffuso la notizia che le forze ucraine hanno usato per la prima volta il sistema di missili statunitensi Patriot e ha abbattuto il missile balistico ipersonico russo Kynzhal diretto a Kiev.
Secondo quanto riferito nella notte del 4 maggio, oltre ai droni kamikaze Shahed nemici, missili «probabilmente balistici» erano in volo nel cielo sopra Kiev. Dunque la contraerea ha fatto partire missili Patriot, intercettando la minaccia.
Il sito ucraino ha anche diffuso foto dei resti dei missili intercettati, caduti all’interno del complesso di uno stadio.
Yuri Ignat, portavoce del comando dell'aeronautica delle forze armate ucraine, ha però smentito: «C'era una possibilità di utilizzo, ma non sono stati registrati missili balistici».
(Unioneonline/l.f.)