"La guerra in Ucraina ha causato una catastrofe umanitaria. Milioni di persone, soprattutto donne e bambini, hanno lasciato il Paese per cercare rifugio in Ue". Per questo, “dobbiamo aiutare l'Ucraina. L'Italia ha già stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere i profughi ucraini nel nostro Paese. Sono lieto di annunciare che abbiamo appena aumentato tale importo a oltre 800 milioni". Così il premier Mario Draghi in collegamento alla “High-Level International Donors' Conference for Ukraine”, ovvero la conferenza di alto livello di tutti i grandi donatori che stanno dando ausilio a Kiev dopo l’invasione dell’esercito russo.

"L'Ucraina merita tutto il supporto che possiamo. L'Italia continuerà a fare la sua parte", ha aggiunto Draghi. 

"Abbiamo trasferito – ha spiegato il premier nel suo intervento – 110 milioni per sostenere il bilancio generale ucraino e prevediamo di prestare fino a 200 milioni di euro in più. Abbiamo donato 26 milioni a organizzazioni internazionali, come la Croce Rossa, l'Unicef e l'Unhcr. Stiamo donando beni umanitari e medici, comprese ambulanze, tende, medicinali. L'Ucraina merita tutto il sostegno che possiamo dare. L'Italia continuerà a fare la sua parte".

Per quanto riguarda le forniture di armamenti, durante l'audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha spiegato le tipologie di materiali inviati dal nostro Paese all’Ucraina. 

Tra gli altri, il ministro ha citato come esempio “dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile" e in particolare "munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo e per proteggere città e cittadini". 

(Unioneonline/l.f.)

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