Donald Trump rappresenta «il più grande pericolo mondiale del 2024».

Lo scrive The Economist nella sua guida annuale ‘World Ahead’: «Un secondo mandato di Trump sarebbe una svolta diversa dalla prima», scrive il quotidiano, ricordando che «il destino del mondo dipenderà dalle schede elettorali di decine di migliaia di elettori solo in una manciata di stati», nelle presidenziali Usa del 2024.

Una vittoria di Trump, scrive The Economist, «incoraggerebbe Vladimir Putin e Xi Jinping e sarebbe la più grande minaccia per gli stessi Stati Uniti».

«La Cina e i suoi amici – scrive ancora il quotidiano – si rallegrerebbero della prova che la democrazia americana è disfunzionale, e Pechino potrebbe facilmente sbagliare i conti su Taiwan, con conseguenze catastrofiche».

Quanto a Putin, «avrebbe un incentivo a continuare a combattere in Ucraina e a eliminare paesi ex sovietici come la Moldavia o gli Stati baltici».

Ma la più grande minaccia che Trump rappresenta «è per il suo stesso Paese», sostiene The Economist. Con la sua elezione «l’autorità morale degli Usa diminuirebbe, perché gli americani lo avranno votato pur conoscendo il peggio». E, «mentre perseguirà i suoi nemici», Trump «farà la guerra a qualsiasi istituzione che si trovi sulla sua strada, compresi i tribunali e il Dipartimento di Giustizia».

(Unioneonline/L)

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