Donald Trump caccia il ministro della Giustizia ad interim, Sally Yates, 'colpevole' di aver sostenuto che non avrebbe difeso l'ordine sull'immigrazione firmato venerdì scorso dal presidente degli Stati Uniti.

In una nota, la Casa Bianca ha denunciato che la Yates - nominata da Barack Obama e che sarebbe dovuta restare in carica fino alla conferma alla Giustizia di Jeff Sessions - "ha tradito" il dipartimento alla Giustizia, "rifiutando di applicare un ordine legale destinato a proteggere i cittadini degli Stati Uniti".

La Yates, al cui posto è stata nominata Dana Boente, attuale procuratore del distretto orientale della Viriginia, aveva fatto sapere che non avrebbe fatto difendere l'ordine nei tribunali, "fin tanto che sarò a capo del dipartimento".

Quasi contemporaneamente a Yates, Trump ha silurato anche il capo ad interim dell'Immigrazione e dogane, Daniel Ragsdale, anche lui ex dell'amministrazione Obama.

Il segretario alla Sicurezza interna, John Kelly, ha reso noto che sarà sostituito da Thomas Homan il quale "opererà per l'applicazione delle leggi sull'immigrazione sul territorio degli Stati Uniti, in conformità con i nostri interessi nazionali".
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