Il mondo si prepara a rispondere alla guerra commerciale lanciata da Donald Trump, i "dazi reciproci (“reciprocal tariffs”) come nel titolo, accanto allo stemma del presidente degli Stati Uniti, del documento distribuito ai giornalisti nel prato del Giardino delle Rose della Casa Bianca da cui il presidente Usa ha lanciato la sua offensiva.

Nel testo, otto pagine, le tabelle che illustrano Paese per Paese i dazi destinati a colpire Paesi amici e nemici. Così sintetizzabile: una tariffa base del 10% che verrà applicata, dal 5 aprile, a tutti i Paesi (per esempio al Regno Unito, all’Australia, al Brasile); e tariffe personalizzate, in vigore dal 9 aprile, per i Paesi «peggiori», e cioè che hanno imposto dazi o tasse sui prodotti americani e che hanno ampi surplus della bilancia commerciale con gli Usa. Come l’Ue, per cui la tariffa è al 20% secondo i calcoli americani che prevedono un valore pari alla metà di quanto imposto loro: nel caso dell’Ue il 39% fra dazi al 10% e imposte sul valore aggiunto al 20%. 

Confermati anche dazi al 25% sulle auto straniere, già in vigore. Con una minaccia: «Non reagite o ci sarà un'escalation».

E mentre crollano le borse asiatiche e i future di Wall Street, con un nuovo record dell'oro, arriva la replica della presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen: «Siamo nella tempesta» le sue parole. Con i dazi americani «è il caos. Le conseguenze saranno terribili per milioni di persone in tutto il mondo. Milioni di cittadini dovranno fare i conti con un aumento dei costi. I farmaci verranno di più, così come i trasporti. L'inflazione salirà. E questo danneggerà soprattutto i cittadini più vulnerabili». «Siamo pronti a reagire, ma siamo pronti a negoziare, non è troppo tardi. Finalizzeremo il primo pacchetto di contromisure sull'acciaio e ne prepareremo altri». «Ora convocheremo anche dialoghi strategici con i settori siderurgico, automobilistico e farmaceutico. E altri seguiranno».

Trema anche la Sardegna: il 60% della produzione del pecorino romano è destinata agli Stati Uniti con un pesante contraccolpo che potrebbe arrivare anche per il settore vitivinicolo.

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LA GIORNATA:

Usa: «Trump non farà marcia indietro»

Il segretario al Commercio americano ha assicurato che Donald Trump «non farà marcia indietro» sui dazi. In un'intervista alla Cnn Howard Lutnick ha detto che il presidente è «molto determinato».

Macron: «Dazi, decisione brutale e infondata»

Emmanuel Macron ha parlato oggi dei dazi come di una decisione «brutale e infondata» e «uno shock per il commercio internazionale». In occasione di una riunione all'Eliseo con i rappresentanti delle filiere esportatrici e dell'imprenditoria, il presidente francese ha affermato: «Non si correggono i deficit commerciali mettendo dei dazi», ammettendo poi che queste tasse avranno «un impatto massiccio sull'economia europea».

Trump: «Rendiamo l’America di nuovo grande»

«L'intervento è finito! Il paziente è sopravvissuto e sta guarendo, la prognosi è che il paziente sarà molto più forte, più grande, migliore e più resiliente che mai prima. Rendiamo l'America di nuovo grande!». Lo ha scritto Donald Trump su Truth all'indomani dell'annuncio di una nuova ondata di dazi che sta provocando un terremoto sui mercati. 

Ue: «Primi contro-dazi dal 15 aprile»

«Ci sono contromisure in arrivo in risposta ai dazi sull'alluminio e l'acciaio annunciati il 12 marzo» dall'amministrazione Trump. «La decisione avverrà in comitologia, (una procedura speciale in sede Ue, ndr), e i Paesi saranno chiamati a votare il 9 aprile». Lo fanno sapere fonti Ue, precisando che a seguito del voto - a maggioranza qualificata - i primi controdazi potranno entrare in vigore il 15 aprile, seguiti poi da una seconda tranche di misure il 15 maggio. «Eravamo pronti il 12 marzo, siamo pronti ora. C'è ancora qualche consultazione in corso e poi procederemo», hanno ribadito le stesse fonti, precisando che «la ritorsione rifletterà» gli input ricevuti dai governi nazionali. 

Spagna, misure anti-dazi da 14 miliardi di euro

La Spagna metterà in campo un pacchetto di misure da 14,1 miliardi di euro per proteggere le sue aziende e i posti di lavoro dai dazi statunitensi. Lo ha dichiarato il primo ministro Pedro Sanchez. In un discorso pubblico, il leader socialdemocratico ha detto che la Spagna agirà immediatamente per attutire l'impatto della tariffa del 20% annunciata dal presidente americano Trump sulle importazioni dall'Unione Europea.

Elly Schlein: «Reagire uniti come Ue»

«Bisogna reagire uniti come Unione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa e dall’Italia verso gli Usa». Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una nota a commento della decisione assunta dall'Amministrazione americana di imporre i dazi sulle importazioni negli Stati Uniti.

Commissione Ue: «Entro metà aprile risposte su acciaio e alluminio»

La Commissione europea si aspetta di avere «conclusioni complete e definitive» sulla riposta ai dazi americani su acciaio e alluminio «entro metà aprile». Lo afferma un alto funzionario Ue. Per quanto riguarda l'eventuale risposta i dazi sull'import di automobili annunciati da Trump il 26 marzo e le tariffe reciproche del 20 per cento annunciate ieri, «stiamo esaminando quale sia esattamente la copertura dei dazi, l'analisi è ancora in corsa, siamo pronti a reagire sulla base della nostra analisi», prosegue la fonte. Secondo i calcoli dell'Ue, ora «complessivamente il 70% delle nostre esportazioni verso gli Stati Uniti è colpito dai dazi».

Coltivatori italiani: "L'agroalimentare pagherà il prezzo più alto"

«L'introduzione dei dazi statunitensi al 20% sui prodotti italiani è una misura profondamente ingiusta e gravemente dannosa, che colpirà in modo diretto e sproporzionato il nostro comparto agroalimentare. Le ripercussioni economiche saranno pesantissime: si stima un impatto potenziale tra i 4 e i 7 miliardi di euro per l'economia italiana, con effetti a catena su occupazione, investimenti e competitività». Così il presidente dell'Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo.

Meloni annulla tutti i suoi impegni: «Focus su azioni dopo i dazi»

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annullato gli impegni previsti oggi in agenda, in modo da poter concentrare la propria attività sulle azioni da intraprendere in seguito all'introduzione di nuovi dazi da parte del Governo degli Stati Uniti. Lo fa sapere Palazzo Chigi.

Industria auto tedesca: da dazi impatto enorme sul settore

Questo non è 'America first', questo è 'America alone'. È quello che ha affermato la presidente dell'Industria dell'auto tedesca, Hildegard Mueller, commentando i dazi americani. Con la mossa di Donald Trump, "si segna un cambiamento fondamentale nella politica commerciale". "Questo protezionismo vedrà solo perdenti", aggiunge.

Starmer: «Reagiremo a mente fredda, nulla è escluso»

Il governo britannico reagirà a "mente fredda e con calma" ai dazi Usa, ha affermato il primo ministro Keir Starmer, sottolineando che "nulla è escluso" e che Londra prenderà decisioni "guidate solo dal nostro interesse nazionale": lo riporta il Guardian. "Chiaramente ci sarà un impatto economico", ha detto questa mattina Starmer ricevendo un gruppo di dirigenti aziendali nel suo ufficio a Downing Street. “La nostra intenzione rimane quella di concludere un accordo, ma nulla è escluso". 

Tokyo, la Borsa chiude in sostenuto ribasso (-2,77%)

La Borsa di Tokyo conclude la seduta in netto calo, sui timori di pesanti ripercussioni sul commercio globale a fronte dell'entrata in vigore dei dazi Usa. Una dinamica inasprita dalla rivalutazione dello yen che complica ancora di più le prospettive sull'export giapponese. Il listino di riferimento Nikkei cede il 2,77% fino a scendere ai minimi in 8 mesi, a quota 34.735,93, con una perdita di 989 punti.

Parigi, «l'Ue prenderà di mira i servizi online Usa»

L'Unione Europea è "pronta per una guerra commerciale" con gli Stati Uniti e ha in programma di "attaccare i servizi online" in risposta all'annuncio del presidente Donald Trump: lo ha detto oggi la portavoce del governo francese.

Tokyo: dazi Usa «deplorevoli, violate norme Wto»

Il ministro del Commercio giapponese Yoji Muto ha dichiarato oggi di avere detto a Washington che i nuovi dazi statunitensi che includono un'imposta del 24% sulle importazioni nipponiche sono «estremamente deplorevoli». Tokyo ha affermato anche che l'offensiva tariffaria del presidente americano Donald Trump potrebbe violare le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e il trattato commerciale tra i due paesi. 

Il ministro Lollobrigida: «Contro dazi pronti a tutelare le nostre aziende»

«Da Paese esportatore i dazi ci preoccupano, il 20% è un dato importante ma aspettiamo di capire esattamente quali saranno gli effetti delle scelte dell'amministrazione americana». Così in un’intervista Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura. «Ora dobbiamo evitare una guerra commerciale che non è utile a nessuno. Il nostro obiettivo è collaborare con l'Unione europea e con i nostri alleati occidentali e strategici, come gli Usa, per trovare soluzioni che tutelino l'interesse nazionale italiano, europeo e americano».

Taiwan, 'dazi Usa irragionevoli, avviare seri negoziati'

Le tariffe del presidente americano Donald Trump sono "altamente irragionevoli" e il governo taiwanese ha pianificato "seri negoziati" con Washington, ha affermato oggi Taipei.

Von der Leyen, 'saremo al fianco dei settori colpiti dai dazi'

"L'Europa sarà al fianco di chi sarà colpito" dai dazi Usa. "Abbiamo già annunciato nuove misure a sostegno dei settori dell'acciaio e delle automobili. La scorsa settimana abbiamo limitato la quantità di acciaio che può essere importata in Europa senza dazi. Questo darà più respiro a queste industrie strategiche. Ora convocheremo anche dialoghi strategici con i settori siderurgico, automobilistico e farmaceutico. E altri seguiranno".

(Unioneonline)

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