Grazia respinta a Yorgen Fenech, l'uomo d'affari ritenuto il mandante dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia.

La decisione è stata annunciata nella notte dal premier maltese Joseph Muscat, dopo una riunione d'emergenza del governo convocata ieri in tarda serata e che si è conclusa alle 3 del mattino.

Muscat ha spiegato che non ci sono le ragioni per la grazia a Fenech, che l'aveva chiesta in cambio di ulteriori informazioni sull'uccisione della giornalista, avvenuta nell'ottobre del 2017.

"Ho lasciato la decisione ai ministri - ha spiegato Muscat - La raccomandazione è che non ci sono le basi per concedere la grazia".

LA RICOSTRUZIONE - Secondo le ricostruzioni uccidere Daphne Caruana Galizia costò 150mila euro.

Questa la cifra che Yorgen Fenech, il re dei casinò nonché ad della holding Tumas Group che cercò

di fuggire da Malta in yacht, pagò all'intermediario di morte Melvin Theuma, il tassista-usuraio il cui arresto ha dato la svolta decisiva alle indagini sull'omicidio della giornalista uccisa il 16 ottobre 2017 con un'autobomba confezionata, piazzata e fatta esplodere dai tre esecutori materiali (Vince Muscat ed i fratelli Vince e George Degiorgio) arrestati già a dicembre, meno di due mesi dopo.

La cifra, secondo "molteplici fonti giudiziarie" citate dal Times of Malta, è emersa tanto nelle registrazioni presentate da Theuma (che ha ottenuto la grazia ed il condono tombale per la sua collaborazione) quanto in separati interrogatori dello stesso Theuma e di Fenech.

Le fonti riportano anche che, secondo la versione di Theuma, fu l'imprenditore a commissionare l'omicidio e a consegnare fisicamente 150mila euro a Theuma per i tre sicari.

(Unioneonline/v.l.)
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