Dal Vecchio Continente all'Australia, si allarga la protesta contro le misure imposte per contenere l'epidemia di Covid-19, con l’aumento dei casi registrato in molti Paesi a causa della diffusione della variante Delta.

Da Parigi e Atene, passando per Roma (e Cagliari), fino a Sydney e Melbourne, nelle manifestazioni di ieri si sono verificati scontri tra i dimostranti e le forze dell’ordine.

I primi tafferugli sono avvenuti a Parigi, mentre in diverse città della Francia, tra cui Strasburgo, Nantes, Lille e Bordeaux, sono stati organizzati sit-in pacifici contro i pass sanitari (secondo il ministero dell'Interno hanno partecipato 161mila persone). Nella capitale, nella zona degli Champs-Elysées in duecento hanno eretto barricate e scagliato proiettili di gomma contro gli agenti, che hanno risposto con i lacrimogeni e i cannoni ad acqua.

Violenze anche ad Atene durante le proteste contro le vaccinazioni anti-Covid rese obbligatorie per alcune categorie professionali. I poliziotti hanno utilizzato i lacrimogeni e i cannoni ad acqua per disperdere le persone, almeno quattromila, che si erano radunate nel centro della capitale. Alcuni manifestanti hanno lanciato molotov, con le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni. 

A Roma, infine, ci sono stati momenti di tensione sfociati in disordini in piazza del Popolo, con gli agenti intervenuti anche con i mezzi blindati contro i manifestanti che protestavano contro il Green pass obbligatorio dal 6 agosto per accedere a bar e ristoranti a partire.

(Unioneonline/F)

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