Cuba si avvia a chiudere la lunga era della famiglia Castro.

I cittadini sono chiamati oggi alle urne per eleggere il nuovo Parlamento che, il prossimo 16 aprile, dovrà scegliere il successore di Raul Castro alla guida del Paese.

Raul Castro, 86 anni, ha preso le redini del Paese nel 2006, raccogliendole dal fratello Fidel, al governo dalla rivoluzione del 1959.

Il voto odierno dunque metterà fine a un'era che si protrae ormai da quasi 60 anni, e per la prima volta a capo dell'isola ci sarà un presidente che non appartiene alla famiglia Castro.

E tuttavia, come spiega il ministero degli Esteri, "il prossimo presidente non avrà quel cognome ma sarà pur sempre un figlio della Rivoluzione".

Sono le prime elezioni dalla morte di Fidel del 2016. Sono otto milioni i cubani chiamati alle urne per eleggere i 605 parlamentari, una procedura che si ripete ogni cinque anni senza particolari sussulti, ma che assume grande importanza oggi proprio in virtù della fine della "dinastia" dei Castro.

"La designazione dei candidati si basa su merito, abilità e impegno per il popolo", disse Raul Castro quando l'anno scorso annunciò le elezioni. Sono 322 le donne candidate, oltre la metà.

Il 16 aprile i deputati eletti sceglieranno i 31 membri del Consiglio di Stato e ne designeranno il nuovo capo. Raul non vuole un nuovo mandato, resterà solo a capo del Partito comunista fino al 2021.

Il favorito per la successione è Miguel Diaz-Canel, vice di Raul, 57enne e garante della continuità.

(Unioneonline/L)
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