Ormai è sul filo del rasoio l'equilibrio nella maggioranza guidata dal premier Benjamin Netanyahu, in Israele.

Le dimissioni del ministro della Difesa Avigdor Lieberman, che ha lasciato la poltrona a causa dell'accordo raggiunto con Hamas ("Ci siamo arresi alla violenza", ha detto), hanno trascinato con sé anche il suo partito, Israel Beitenou, che conta cinque deputati.

La coalizione di Bibi è quindi rimasta con un solo voto di maggioranza in Parlamento, dove ci sono in totale 120 deputati.

Il premier però tiene duro e rifiuta l'ipotesi, avanzata da più parti, di andare a elezioni anticipate.

"Andare adesso alle urne sarebbe irresponsabile. La sicurezza dello Stato va al di là delle considerazioni politiche", ha detto in una dichiarazione tv, puntando il dito contro alcuni partner che minacciano di lasciare l'esecutivo. "In questo momento delicato per la sicurezza sarebbe inutile e scorretto andare alle elezioni", ha spiegato il premier.

Per il momento, ha poi annunciato, manterrà lui stesso il portafoglio della Difesa rimasto vacante.

(Unioneonline/D)

LE DIMISSIONI DI LIEBERMAN:

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