Dopo l'ultimo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord, le Nazioni unite hanno espresso "con forza" la propria condanna, sostenendo che "questi lanci" siano una "grave violazione degli obblighi internazionali" del regime di Pyongyang sotto le risoluzioni del Consiglio di sicurezza.

La condanna dei 15 membri dell'organismo è stata "unanime" ed è arrivata dopo una riunione a porte chiuse.

L'Onu esprime poi "serie preoccupazioni per i lanci" effettuati prima di quello dello scorso fine settimana, oltre al test nucleare del 9 settembre; il nuovo tipo di missile balistico lanciato domenica, secondo i servizi segreti sudcoreani, avrebbe avuto un raggio di oltre 2mila chilometri.

Il segretario generale al Palazzo di vetro, Antonio Guterres, ha definito la questione coreana una "ulteriore preoccupante violazione" delle risoluzioni. "La Corea del Nord - ha aggiunto - deve tornare in piena conformità ai suoi obblighi internazionali e al percorso di denuclearizzazione".

LA REAZIONE DI TRUMP - La Corea del Nord è per gli Stati Uniti un "grosso problema" che verrà affrontato "con forza", ha detto il presidente degli Usa durante la conferenza stampa congiunta con il premier canadese Justin Trudeau, rispondendo a una domanda sulle minacce che gli Stati Uniti si trovano ad affrontare.

USA-SUDCOREA, ESERCITAZIONI CONGIUNTE - Inoltre, gli Usa si sono accordati per dispiegare gli asset strategici per le annuali esercitazioni militari congiunte in Corea del Sud. Non è chiaro, però, quando si terranno le operazioni.
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