Non c’è pace per la Regina Elisabetta e la sua famiglia, colpita da un altro scandalo. Anzi in questo caso sfiorata, almeno per il momento.
Uno dei più stretti collaboratori del principe Carlo e in passato suo assistente personale, Michael Fawcett, è accusato di aver aiutato un miliardario saudita donatore della "Prince's Foundation”, da lui diretta, a ottenere un’importante onorificenza e non solo. 

Secondo la ricostruzione di Daily Mail e Sunday Times, che si sono buttati a capofitto sulla storia, la fondazione avrebbe ricevuto forti somme di denaro dal tycoon saudita Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz che in cambio ha ottenuto il Cbe, l'Eccellentissimo ordine dell'Impero Britannico, consegnatogli direttamente da Carlo nel 2016.

Fawcett, valletto di Carlo fino al 2003, è diventato nel 2018 amministratore delegato della Prince's Foundation, alla quale fanno capo diverse organizzazioni caritatevoli di cui si occupa il principe. 

Come prova contro di lui esiste una lettera scritta da Fawcett nell'agosto del 2017 ad un assistente di Mahfouz per assicurarlo, "in confidenza", della disponibilità a "contribuire e sostenere" anche la sua domanda per la cittadinanza "alla luce della continua e recentissima generosità di Sua Eccellenza".

Il direttore della Fondazione si dice inoltre pronto a presentare domanda per un upgrade dell'onorificenza ottenuta dal miliardario nel 2006 da "Cbe a Kbe", ovvero l'ambitissimo cavalierato. L'erede al trono, ha chiarito una fonte vicina ai Reali, è completamente estraneo alla vicenda e non era assolutamente al corrente di legami tra donazioni e riconoscimenti. 

Douglas Connell, presidente della Prince's Foundation, ha spiegato che Fawcett ha presentato le sue dimissioni e offerto piena collaborazione alla polizia.

L'ex valletto ed ex cameriere della regina, era finito nei guai già nel 2003 quando si era dovuto difendere dalle accuse di aver venduto dei "royal gifts”, gadget e souvenir della corona che vengono donati ai collaboratori o ai dignitari in visita. Anche allora era stato poi costretto alle dimissioni ma l’ufficio di Carlo gli aveva assegnato un nuovo incarico di organizzatore di eventi. 

(Unioneonline/D)

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