Ennesima tragedia in Libia dove due bimbi sono rimasti uccisi da colpi d'artiglieria a Tripoli mentre andavano a scuola.

Le vittime avevano 9 e 12 anni e il fatto si è verificato nel quartiere di Badri, nella zona di Hadaba, solo 5 km a sud del centro della capitale. Secondo quanto riferito dai media locali ad aprire il fuoco sarebbero state le forze del generale Khalifa Haftar, mentre il ministero della Sanità libico parla di granate vaganti.

La situazione nel Paese è sempre più critica. La scorsa settimana Al Haliq Al Zawi, leader della tribù Zouaiya dell'Est libico vicina ad Haftar, ha annunciato l'intenzione di voler chiudere porti e campi petroliferi dell'est della Libia, sostenendo che "il movimento mira a prosciugare le fonti di finanziamento del terrorismo bloccando le entrate petrolifere, e a chiedere il ritorno della sede della compagnia petrolifera nazionale a Bengasi".

In un comunicato della Missione di supporto dell'Onu per la Libia (Unsmil) pubblicato ieri è stato confermato che nel 2019 il conflitto per la conquista di Tripoli iniziato ad aprile ha ucciso almeno 287 civili e ne ha feriti quasi 370, con un 60% delle vittime causate da raid aerei.

(Unioneonline/M)
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