Si sono conclusi dopo tre ore, a Sochi, i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan sul possibile rilancio dell'iniziativa che aveva permesso l'esportazione di grano tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero.

Lo riferisce l'agenzia Tass.

La Russia «è pronta a tornare all'accordo sul grano» ma solo quando le controparti applicheranno i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi, ha ribadito il presidente Putin in una conferenza stampa congiunta con Erdogan.

«Noi chiediamo di eliminare le sanzioni e di migliorare le condizioni per le nostre barche, vogliamo sia garantita la sicurezza per la navigazione» poi «siamo pronti a rianimare l'accordo e lo faremo quando questi accordi verranno soddisfatti», ha aggiunto.

«Siamo stati obbligati a prendere la decisione» di uscire dall'accordo sul grano ucraino «a causa di quanto fatto dai Paesi occidentali», ha ribadito: «Di fatto ci hanno reso impossibile trasportare i nostri prodotti». 

«Abbiamo preparato alcune proposte assieme all'Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi», ha detto Erdogan. Che quanto all’esito della guerra si dice pronto a fare la sua parte affinché Russia e Ucraina abbiano negoziati diretti.

«Naturalmente, l'Ucraina deve ammorbidire il suo approccio per potere compiere dei passi insieme alla Russia», ha chiosato.

(Unioneonline/D)

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