"Mi sono messo sul divano, ho fatto un caffè e mi sono addormentato. Mi ha svegliato il rumore della scossa".

Con queste parole ha cercato di difendersi il marinaio russo imputato nel processo relativo al cargo battente bandiera di Antigua e Barbuda che si è incagliato la notte scorsa nelle Bocche di Bonifacio, davanti alla costa della Corsica, nella notte dello scorso 13 ottobre.

L'incidente all'imbarcazione - il Rhodanus, con sette uomini di equipaggio, lunga 90 metri e con a bordo 2.600 tonnellate d'acciao - è avvenuto è avvenuta in corrispondenza di Cala Longa.

Insieme a lui - che quella notte di quattro mesi fa aveva il ruolo di supervisore del turno - a processo anche il comandante dell'imbarcazione, suo connazionale.

"Non sono un capitano debole, sono molto duro con il mio equipaggio, ma non posso stare dietro a tutti", le dichiarazioni rese dal capitano durante le indagini.

Entrambi gli imputati - che non erano presenti in aula - sono stati condannati a sei mesi (con sospensione della pena detentiva) e una multa di 3.000 euro.

Inoltre non potranno navigare nelle acque francesi per tre anni.

(Unioneonline/F)
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