Mentre in Italia salgono di ora in ora i casi di contagio da coronavirus, la Commissione sanitaria nazionale della Cina annuncia che nella giornata di ieri (venerdì) si sono registrati altri 109 morti (che toccano quindi quota 2.345) con 397 nuovi positivi (76.288 in totale), e i dati sono in netto calo.

Nella provincia dell'Hubei, epicentro dell'epidemia, è stato disposto che le persone guarite e dimesse dagli ospedali si sottopongano a un ulteriore periodo di 14 giorni di quarantena.

COREA DEL SUD - Per due giorni di fila i casi sono raddoppiati in Corea del Sud e sono ora 433. Il premier Chung Sye-kyun ha rassicurato sul contenimento dell'epidemia partita da Wuhan, in Cina, chiedendo però la cooperazione con il governo per superare "la grave situazione".

Due sono i focolai individuati: un ospedale di Cheongdo e una congregazione religiosa, la Chiesa di Gesù Shincheonji, nella vicina Daegu.

IRAN - Cinque i morti e 28 i contagi in Iran. Le autorità di Teheran hanno stabilito una stretta in via precauzionale per quanto riguarda la frequentazione di cinema e teatri: tutti saranno chiusi fino a venerdì.

GIAPPONE - Circa mille i passeggeri della Diamond Princess, bloccata da settimane al porto di Yokohama, che sono risultati negativi al coronavirus e che hanno lasciato la nave tra mercoledì e ieri.

(Unioneonline/s.s.)
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