Dopo i casi accertati all’estero, anche l’Italia fa registrare i primi contagi da coronavirus.

Due le vittime, oltre 70 le persone positive ai test.

Numeri che secondo le autorità sono destinati a salire col passare delle ore e la paura corre da nord a sud, isole comprese. Oggi in Sardegna è scattato l’allarme all’ospedale Sirai di Carbonia, dove un cittadino di San Giovanni Suergiu si è presentato con sintomi preoccupanti.

L'attività del pronto soccorso è stata bloccata per alcune ore, con conseguente sanificazione, poi l'emergenza è cessata.

Intanto, nel suo paese di residenza, il sindaco (QUI IL VIDEO) ha annunciato l’annullamento della sfilata di carnevale che era in programma per questo pomeriggio.

Al momento le regioni con casi accertati sono la Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna e il Piemonte. Ma tante sono le persone messe in isolamento in attesa degli esiti degli esami.

Ci sono scuole e impianti sportivi chiusi, eventi sportivi annullati un po’ ovunque. Il Friuli Venezia Giulia ha decretato lo stato d’emergenza. In Campania il presidente Vincenzo De Luca chiede di cancellare tutte le gite scolastiche.

L’invito per chi accusa i primi sintomi è quello di non andare nei distretti sanitari o negli ospedali ma di chiamare il 112, numero unico per le emergenze, che di volta in volta valuterà i singoli casi.

"Sin dalle prime fasi dell’epidemia – si legge in una nota a firma di Silvio Brusaferro, presidente dell’istituto superiore di sanità - ci siamo immediatamente raccordati come Iss sia a livello nazionale che regionale, lavorando assieme per affrontare l’emergenza, potenziando e mettendo a disposizione h24 tutte le strutture potenzialmente interessate. La preoccupazione in questo momento è quella di garantire da un lato alle persone che risultano positive e sintomatiche la migliore assistenza, e questo sta avvenendo nell’articolata rete di servizi che le regioni interessate hanno messo in campo, e dall’altro è necessario adottare delle misure, sempre ispirate al principio di massima precauzione che ha sempre caratterizzato gli interventi durante questa epidemia, per fare in modo che la circolazione del virus venga limitata e venga bloccata. L’Istituto è impegnato su tutti gli aspetti dell’azione di contrasto al virus, compreso quello comunicativo, come testimonia ad esempio la pubblicazione recente del decalogo sui buoni comportamenti, che resta valido, e quello della formazione, con la messa a punto di un corso dedicato agli operatori".

E in serata si è saputo che il presunto "paziente zero", ossia l'amico del 38enne di Codogno che aveva cenato con lui al ritorno dalla Cina, non ha mai avuto il coronavirus. Lo ha confermato Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute: "Dai test effettuati è emerso che non ha sviluppato gli anticorpi" per combattere il virus, dunque non è lui il responsabile della diffusione del virus nel Lodigiano.

In Lombardia, è stato deciso, tutte le attività didattiche delle università saranno sospese dal 24 al 29 febbraio: "Riteniamo che, in assenza di diverse indicazioni da parte delle Autorità, tutte le attività - si legge nella nota diramata da Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell'Università di Bergamo e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde -potranno riprendere lunedì 2 marzo".

LA MAPPA DEI CONTAGI - Due sul territorio nazionale sono i principali centri dell'emergenza con due morti e una sessantina di contagiati. La maggior parte dei casi sono in Lombardia (47), quasi tutti nel basso Lodigiano. A Casalpusterlengo è morta una donna, Giovanna Carminati, e ci sarebbero - il condizionale d'obbligo in attesa dei risultati definitivi dei test - i primi due Covid-19 nel Milanese: un 78enne di Sesto San Giovanni ricoverato al San Raffaele e un cittadino di Mediglia, a Sud del capoluogo. In Veneto invece solo un caso, quello del 67enne di Mira (Venezia), che è al di fuori del comune di Vo' Euganeo (Padova), sul versante ovest dei Colli Euganei, dove sono concentrati gli altri undici casi. Compreso quello di Adriano Trevisan, 78 anni, prima vittima.

All'ospedale di Piacenza sono tre i pazienti risultati positivi al coronavirus, Uno è l'infermiere addetto al triage all'ospedale di Codogno che ha avuto contatti col 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Gli altri due sono una donna di 82 anni residente a Codogno e di un cittadino lombardo di Maleo, sempre in provincia di Lodi. Tutti e tre sono calcolati tra i 46 lombardi.

Mentre è ricoverato all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino il primo paziente risultato positivo al virus in Piemonte. Si tratta di un quarantenne che abita nell'hinterland torinese e lavora a Cesano Boscone, paese alle porte di Milano, per raggiungere il quale si sarebbe più volte servito del treno.

La riunione del Consiglio dei ministri (Ansa - Attili)
La riunione del Consiglio dei ministri (Ansa - Attili)
La riunione del Consiglio dei ministri (Ansa - Attili)

CONSIGLIO DEI MINISTRI - La riunione del Consiglio dei ministri per fare il punto sulla situazione è cominciata, nella sede del Dipartimento della Protezione civile a Roma, intorno alle 19. Obiettivo è l'individuazione di nuove misure da assumere alla luce dei casi di contagio che si sono registrati nelle ultime ore.

Oltre al premier Giuseppe Conte, partecipano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, i ministri della Salute Roberto Speranza, degli Esteri Luigi Di Maio, delle Infrastrutture Paola De Micheli, degli Affari regionali Francesco Boccia, degli Interni Luciana Lamorgese, dei Beni culturali Dario Franceschini, delle Pari opportunità Elena Bonetti, del Sud Giuseppe Provenzano, dello Sport Vincenzo Spadafora, degli Affari europei Vincenzo Amendola, del Lavoro Nunzia Catalfo, dell'Università Gaetano Manfredi. Gli altri ministri sono invece collegati in videoconferenza.

(Unioneonline/s.s.)

LEGGI ANCHE:

- NIEDDU: "LA SARDEGNA È PRONTA"

- PSICOSI CORONAVIRUS A SESTU

- LA PREVENZIONE

- LA SITUAZIONE IN CINA
© Riproduzione riservata