Con 211 voti contro 148 il Parlamento di Londra ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del premier britannico Boris Johnson.

Il numero uno di Downing Street – in questi mesi finito più volte nel mirino e bersaglio di durissime critiche anche in seno al suo partito conservatore – dunque si salva, ma il risultato è tutt’altro che rassicurante. 

Le previsioni più funeste parlavano infatti di un centinaio di voti a favore della sfiducia. I deputati pronti ad affossarlo sono stati invece 148, segno che Johnson non ha più il supporto nemmeno di moltissimi Tory e secondo gli osservatori i suoi giorni sulla poltrona di capo del governo sarebbero comunque contati

A pesare su Johnson le dure critiche ricevute per la gestione della pandemia, i pessimi risultati elettorali dei conservatori e i numerosi scandali che hanno travolto il partito, a cominciare dal Partygate, che ha rivelato come l’entourage del premier – e il premier stesso – abbiano più volte violato le restrizioni anti-Covid imposte alla popolazione

A testimoniare il basso gradimento di cui gode, per modo di dire, BoJo, i fischi ricevuti in questi giorni nel corso delle celebrazioni per il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta. 

(Unioneonline/l.f.)

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