Le forze di sicurezza birmane hanno cercato ieri notte di rubare il corpo della bambina di sette anni uccisa ieri nella sua abitazione a Mandalay, ma i suoi familiari sono riusciti a fuggire con la salma della piccola: lo riporta l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).

In risposta, prosegue l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani con sede in Thailandia, i militari hanno distrutto la casa della famiglia. La ong rende noto inoltre che il fratello della bambina, che è stato arrestato, è stato anche torturato: di lui non si hanno più notizie e si presume che sia stato ucciso.

Nella giornata di ieri i morti in Birmania sono stati 12, per un totale di 286 dall'inizio delle proteste anti golpe.

Sempre ieri, è stato arrestato anche un ragazzino di 14 anni.

(Unioneonline/F)
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