Bimba tiene tre giorni in vita il fratellino neonato dopo l'omicidio-suicidio dei genitori
L'eroina ha appena tre anni: è sopravvissuta e ha tenuto in vita il fratellino per più di 72 orePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È riuscita a sopravvivere tre giorni, e a tenere in vita il fratellino neonato di appena due mesi, dopo l'omicidio suicidio dei genitori.
È successo a Los Angeles, l'eroina è una bimba di tre anni.
La mattina del 18 aprile la tragedia: David Kooros Parsa, che da tempo soffriva di disturbi depressivi e stress, ha ucciso la moglie Mihoko Koike Parsa e si è tolto la vita, lasciando i due figli soli in casa.
Dopo tre giorni il nonno dei bambini, proccupato perché non riusciva a contattare il figlio ha telefonato alla polizia. Ma gli agenti hanno fatto solo un controllo esterno dell'abitazione, senza rilevare alcun problema.
L'uomo non si è dato per vinto, e il pomeriggio dello stesso giorno ha contattato un agente immobiliare che aveva le chiavi di casa. L'uomo, assieme ai vicini, è entrato nell'abitazione la sera, e ad attenderlo ha trovato la bambina di tre anni: "Aveva uno sguardo perso in volto, era molto silenziosa", racconta una vicina. Al piano superiore della villetta c'era il fratellino.
Entrambi, disidratati e affamati, sono stati portati in ospedale per dei controlli ma sono in buona salute. Non si sa se abbiano visto con i loro occhi la sparatoria.
Quel che si sa è che la bimba di tre anni è riuscita a tenere in vita sé stessa e il fratellino di due mesi per oltre 72 ore. "Una piccola angioletta, ai miei occhi è un'eroina", ha detto il capitano della polizia di Los Angeles Maureen Ryan.
(Unioneonline/L)