Biden frena Netanyahu: «Risponderemo all’Iran al momento giusto»
«Esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene». Circa 30 feriti negli attacchi con droni e missili lanciati da Teheran, grave una bimba
La moral suasion degli Stati Uniti e dei principali partner di Israele frena per il momento la reazione di Benjamin Netanyahu, che si riserva il diritto di rispondere «al momento giusto» all’attacco lanciato dall’Iran.
Biden ha avvisato: «Non sosterremo una controffensiva» contro Teheran. E ha invitato Tel Aviv a considerare la nottata «una vittoria» dato che l’attacco iraniano non ha avuto successo. Anche il G7, dopo la condanna «all’unanimità» dell’attacco dell’Iran ha invitato «tutte le parti a dar prova di moderazione».
Gantz, ministro del Gabinetto di guerra che si è riunito oggi per esaminare la situazione, ha dichiarato: «Costruiremo una coalizione regionale contro l’Iran e poi esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene».
«La questione – ha fatto sapere l’Iran tramite la sua rappresentanza all’Onu può considerarsi chiusa così. Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura».
L’Iran nella notte tra sabato e domenica ha attaccato con centinaia di droni e missili Israele. Il 99% è stato intercettato dalle difese aree israeliane anche se ci sono circa 30 feriti, la più grave è una bambina di 7 anni che lotta tra la vita e la morte in ospedale. «Un diritto all’autodifesa», così Teheran ha motivato una mossa senza precedenti, fatta in risposta a un raid israeliano a Damasco che aveva ucciso un generale dei Pasdaran.
L'ambasciatore dell'Iran alle Nazioni Unite, Saed Iravani, ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l'attacco contro Israele «rientra nell'esercizio del diritto di Teheran all'autodifesa, sancito nell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alle ricorrenti aggressioni militari israeliane e in particolare dopo il raid del 1° aprile».
La tensione è altissima, così come il rischio di una escalation. La frenata di Netanyahu, infatti, è solo momentanea secondo la Cnn. Israele, sostiene l’emittente statunitense, ha già deciso di rispondere, deve essere stabilita solo la «portata» dell’operazione.
(Unioneonline/L)
