La polizia della città francese di Nantes alla prese con inquietante mistero.

Quello che avvolge la sorte della famiglia Troadec, svanita nel nulla dallo scorso 16 febbraio.

Del padre, Pascal, nessuna traccia, così come di sua moglie Brigitte e dei due figli della coppia, Sebastien e Charlotte, di 21 e 18 anni.

Nel tentativo di trovare indizi utili, le forze dell'ordine hanno effettuato un sopralluogo nella loro abitazione in periferia.

Ma ciò che hanno trovato ha solo contribuire a intricare il giallo: auto regolarmente parcheggiate nel box, un frigorifero pieno di cibo, stoviglie da lavare in cucina.

Ancora: spazzolini spariti dal bagno e, soprattutto, tracce di sangue sull'orologio della madre e sul cellulare del padre.

Già, i cellulari: tutti muti, dal giorno della scomparsa.

Inoltre, in due settimane nessuna delle carte di credito e dei bancomat dei quattro ha eseguito movimenti.

I sospetti, al momento, si concentrano sul figlio 21enne, Sebastien: sua l'unica vettura mancante dal parcheggio. Il giovane, inoltre, avrebbe in passato sofferto di "disturbi mentali" e sarebbe finito nei guai per alcune minacce pubblicate online.

Sotto la lente degli inquirenti, anche il capofamiglia, che, viene riferito, negli anni scorsi era caduto in depressione.

Omicidio? Sequestro? Allontamento volontario? O cos'altro? Per il momento, gli investigatori brancolano, come si dice, nel buio.

Ai media e alla popolazione locale, però, la vicenda ricorda molto quella della famiglia di Xavier Dupont de Ligonnès.

Ovvero, il "mostro di Nantes", che sei anni fa sterminò moglie e figli, seppellendoli in giardino.

I cadaveri vennero poi ritrovati, sepolti in un campo.

Dell'orco, invece, non si è mai più saputo nulla.
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