Pioggi di missili russi su Odessa. Il nuovo attacco nella notte: molti gli obiettivi civili colpiti, con i testimoni che hanno parlato di «tre ore d’inferno»

«I russi sono terroristi pazzi», il commento del capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andry Yermak, sul suo canale Telegram.

Nel frattempo, preoccupazione e polemiche per le esercitazioni militari russe nel tratto del mare di Barents tra la costa nord della Norvegia e le isole Svalbard: coinvolti 8mila soldati, 20 navi, diversi sottomarini e caccia bombardieri.

Le operazioni si stanno svolgendo nelle acque internazionali della Zona Economica Esclusiva norvegese, una regione in cui i pescatori della costa settentrionale della Norvegia praticano la pesca. «Finora, non ci sono state comunicazioni da parte delle autorità norvegesi riguardo alla richiesta di lasciare la zona. Al momento, manterremo la nostra posizione» ha affermato Dag Josund, un pescatore intervistato dall'emittente di servizio pubblico Nrk.

L'avvio delle esercitazioni è avvenuto venerdì e le attività continueranno sino a martedì. Durante questo periodo, le autorità di Mosca hanno notificato la chiusura di due aree marine, comprendendo lo spazio aereo corrispondente, a nord e a sud dell'isoletta di Bjornoya, che si trova in mezzo al mare tra la costa settentrionale della Norvegia e le isole Svalbard.

«Questa chiusura è stata effettuata senza preavviso. È la prima volta che ciò accade nelle acque norvegesi», ha dichiarato Kjell-Gunnar Hoddevik, amministratore delegato della società di pesca, Atlantic Seafish. In base al diritto del mare, agli Stati è concesso condurre esercitazioni militari all'interno di acque internazionali anche all'interno zone economiche esclusive di altri Paesi.

«La Russia ha dunque il diritto di effettuare le sue esercitazioni militari» ha dichiarato Ane Haavardsdatter Lunde, portavoce del Ministero degli Esteri norvegese, intervistata dal giornale Barents Observer.

(Unioneonline/v.l.)

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