Sono 72 i militari uccisi in un attacco compiuto da presunti jihadisti in Niger. I militari hanno precisato che sono stati uccisi 57 degli aggressori, 12 soldati sono rimasti feriti e diversi altri sono dispersi.

Si tratta dell'aggressione di matrice jihadista più sanguinosa nel Paese africano dal 2015 ad oggi, e che fa seguito ad altri recenti episodi: lunedì erano stati uccisi tre militari nella regione di Tahoua, nell'ovest, dove l'esercito aveva poi reagito uccidendo 14 terroristi. E nella giornata di martedì il Consiglio dei ministri, per arginare i sanguinosi raid, ha prorogato di tre mesi lo Stato d'emergenza in vigore dal 2017 in diversi dipartimenti di Tillaberi e Tahoua.

Il Niger e altri Paesi della regione del Sahel affrontano la crescente minaccia dell'Isis e di Al Qaida, gruppi attivi soprattutto in Mali ma non in grado di operare attraverso il confine. La Francia è attiva nella regione con una forza di 4.500 uomini impegnati nell'operazione Barkhane contro il terrorismo islamista.

(Unioneonline/v.l.)
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