Parte il fuggi fuggi dalle ambasciate in Ucraina, dopo l’annuncio degli Stati Uniti di un attacco imminente della Russia, che potrebbe avvenire già il 16 febbraio. E quasi tutti i Paesi Ue invitano i propri connazionali a lasciare il Paese.

Anche l’Unità di Crisi della Farnesina, “in considerazione dell’attuale situazione”, invita “in via precauzionale” tutti gli italiani “a lasciare temporaneamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili”. Sono circa 2mila gli italiani che si trovano nel Paese, quasi tutti a Kiev.

“Considerata, inoltre, la situazione di incertezza ai confini, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l'Ucraina e di mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d'informazione e su questo sito - si legge sul sito di Viaggiare Sicuri gestito dall'Unità di Crisi del ministero -. Se presenti nel Paese, come già raccomandato nelle ultime settimane, si invita a registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it e a scaricare la APP 'Unità di Crisi'. Si ricorda che i viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Luhansk ed in Crimea sono sconsigliati. In caso di necessità, l'Ambasciata d'Italia a Kiev è operativa”. Anche il personale diplomatico “non essenziale” lascerà subito Kiev, ha fatto sapere il ministero.

L’Italia si è così allineata alle decisioni prese dagli altri Paesi europei. Stessa indicazione è arrivata per gli spagnoli, gli olandesi, i belgi e i tedeschi.

"I cittadini tedeschi la cui presenza non è imperativa devono a breve termine lasciare l’Ucraina dove non si può escludere un conflitto militare”, ha raccomandato il ministero degli Esteri, sottolineando che “le tensioni tra Russia e Ucraina sono ulteriormente aumentate negli ultimi giorni a causa della presenza e dei massicci spostamenti di unità militari russe vicino ai confini ucraini”.

EVACUATE LE AMBASCIATE USA E RUSSIA – Gli Stati Uniti hanno evacuato l’ambasciata, ordinando a quasi tutto lo staff di lasciare il Paese, dove da domenica saranno sospesi tutti i servizi consolari. Resterà solo un piccolo contingente diplomatico a Leopoli “per gestire le emergenze”.

E anche Mosca ha iniziato a ridurre il suo personale diplomatico a Kiev: “Temendo possibili provocazioni da parte del regime ucraino o di Paesi terzi, abbiamo deciso di ottimizzare il personale diplomatico russo presente in Ucraina”, si legge in un comunicato.

IL COLLOQUIO BLINKEN-LAVROV – Continuano intanto le schermaglie tra Washington e Mosca, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha avvertito il suo omologo russo Serghei Lavrov che se Mosca invadesse l’Ucraina, questo si tradurrebbe in una “risposta transatlantica risoluta, massiccia e unita”.

Blinken “ha detto chiaramente che la strada diplomatica per risolvere la crisi resta aperta ma richiede una de escalation da parte di Mosca e un suo impegno a trattare in buona fede”.

Lavrov ha invece fatto sapere che gli Stati Uniti “hanno ignorato le richieste della Russia sulla sua sicurezza”.

Da Mosca si affrettano inoltre a smentire le voci di un attacco imminente: “L’isteria della Casa Bianca dice tutto, gli anglo-americani vogliono una guerra”, le parole di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri.

E lo stesso governo ucraino chiede ai cittadini di “restare calmi, uniti all’interno del Paese ed evitare azioni destabilizzanti che creino il panico”. Gli avverimenti Usa su una possibile imminente invasione russa “causano il panico”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

E per oggi è previsto un colloquio telefonico tra Joe Biden e Vladimir Putin.

(Unioneonline/L)

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