A tre giorni dalle elezioni nel Regno Unito, la polemica sulla scarsa sicurezza che ha portato a un altro attentato a Londra si sposta sulla politica.

Il leader laburista Jeremy Corbyn ha chiesto all’avversaria conservatrice, e attuale premier, Theresa May, di dimettersi.

"I tagli alla polizia hanno aperto falle nella sicurezza", ha detto Corbyn, puntando il dito quindi sui precedenti politici della May, e in particolare sui sei anni in cui è stata ministro degli Interni.

"Le forze dell’ordine e i servizi segreti devono avere le risorse di cui hanno bisogno, non subire tagli di 20mila uomini", ha ribadito, protestando anche contro la decisione di non pubblicare un rapporto riservato sui finanziamenti dell’Arabia Saudita a gruppi jihadisti.

Dello stesso parere anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan. "La città di Londra ha ricevuto finora solo metà delle risorse promesse".

"Non ho tagliato nulla, anzi ho aumentato i poteri delle forze dell'ordine”, si è però difesa la May.

GLI ATTENTATORI E LE VITTIME - Scotland Yard ha diffuso i nomi di due dei tre attentatori. Uno si chiamava Khuram Butt: cittadino britannico originario del Pakistan, 27 anni, sposato con figli. L'altro è Rachid Radouane, 30enne. Entrambi vivevano nella zona di Barking, dove le autorità fra ieri e oggi hanno effettuato una serie di blitz. Butt era già noto alle forze dell'ordine: era stato identificato in un video mentre sventolava una bandiera dell'Isis.

IN UN DOCUMENTARIO CON LA BANDIERA DELL'ISIS - VIDEO:

Tra le vittime, invece, i primi nomi diffusi sono quelli di Christine Archibald (31enne, originaria della British Columbia, trasferita a Londra per stare con il fidanzato) del francese Alexandre (27 anni, cameriere in un bistrot).

L'ASSALTO AL BOROUGH MARKET - VIDEO:

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