Un durissimo scontro a fuoco a colpi di armi automatiche. È scoppiato a Culiacan, capoluogo dello Stato messicano di Sinaloa, quando una pattuglia di agenti ha individuato Ovidio Guzman Lopez, figlio 28enne di "El Chapo", il leader dei narcos in carcere negli Stati Uniti.

Uomini armati legati al cartello sono intervenuti per liberare il giovane, ricercato per traffico di droga, ingaggiando una sparatoria con le forze di sicurezza.

Il figlio di "El Chapo" (foto Twitter)
Il figlio di "El Chapo" (foto Twitter)
Il figlio di "El Chapo" (foto Twitter)

Una vera e propria guerriglia urbana tra narcos e polizia, con i criminali che hanno tentato di rapire i parenti dei militari. Il governo dello Stato federale di Sinaloa ha invitato i cittadini a non uscire di casa. Per le strade ci sono diversi cadaveri e molti civili - appartenenti al cartello - mascherati e armati fino ai denti, anche di mitragliatrici pesanti.

Le immagini postate su Twitter sono da apocalisse, tra cadaveri, gente in fuga e veicoli in fiamme.

Narcos armati fino ai denti (foto Twitter)
Narcos armati fino ai denti (foto Twitter)
Narcos armati fino ai denti (foto Twitter)

Ovidio, detto "il topo" è stato individuato e catturato in un'abitazione di Culiacan assieme ad altre tre persone, subito dopo è scattata la guerriglia, e il figlio di "El Chapo" è stato rilasciato.

Si ritiene che il 28enne gestisca una parte dell'impero criminale del padre. È ricercato in Messico e negli Usa, dove è stato spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti per traffico di cocaina, metanfetamina e marijuana.

Nel corso dei violenti scontri alcuni prigionieri sarebbero inoltre evasi dal carcere di Aguaruto.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata