È stato individuato il corpo di Corrado Pesce, l’alpinista originario di Novara e residente a Chamonix che, sul Cerro Torre, nelle Ande argentine, era rimasto ferito da una scarica di pietre.

“Korra”, il suo soprannome, era insieme a un altro alpinista argentino che è riuscito a raggiungere una quota più bassa dove un elicottero lo ha poi recuperato.

I due, a causa di una valanga, hanno perso tutto il loro equipaggiamento. Sono oltre 30 i volontari che si sono impegnati nella missione di recupero di Pesce. Sembra abbia fratture alle gambe e, da quanto è stato potuto osservare, l’uomo sarebbe ormai privo di vita. Le condizioni meteo non consentono la sopravvivenza, senza protezioni adeguate, oltre le due ore.

Secondo i media locali, l’italiano è in quelle condizioni da venerdì.

"Non riesco a crederci – ha scritto sua sorella su Facebook -. Hai portato via una parte di tutti noi. Tua figlia, i tuoi nipoti: per loro eri e sei lo Spiderman sul ghiaccio. Sarà dura mandare giù tutto questo buio che hai creato".

"Le notizie che abbiamo avuto dall'Argentina confermano che le ferite di Corrado erano gravissime. Le fratture gli impedivano di muoversi. Ci hanno detto che non poteva sopravvivere a lungo. La zona dove è avvenuto l'incidente è pericolosissima, soggetta a continue valanghe", dicono le guide alpine di Chamonix, in contatto con delle persone in Argentina. "Il piccolo rifugio sulla parete della montagna dove ha trovato riparo Corrado è difficile da raggiungere. Il forte vento e scarsa visibilità impediranno per giorni il decollo degli elicotteri. Forse avrebbe voluto così, restare sulle montagne che tanto ha amato".

"Ringrazio tutte le persone intervenute - sono le parole della sorella - e che stanno tuttora intervenendo per recuperare mio fratello… ringrazio gli amici e tutti per quello che avete fatto per lui e ringrazio Tomas Roy Aguilò per averti messo al sicuro nella sua difficoltà… Veglia su mamma e papà… ho un nuovo angelo in cielo, ti voglio bene e te ne vorrò per sempre… buon viaggio... Arrivederci". 

(Unioneonline/s.s.)

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