Dopo quasi 40 giorni dall’inizio dell’invasione, il governo ucraino rivendica un importante successo nella guerra contro la Russia, la "completa liberazione della regione di Kiev", e conferma tutti i segnali di una progressiva smobilitazione dalla capitale delle truppe di Vladimir Putin.

E' stato il viceministro della Difesa ucraino, al termine del 38esimo giorno di guerra, ad annunciare che i russi sono stati respinti da Kiev. Gli invasori si sono ritirati da alcune città chiave come "Irpin, Bucha, Gostomel e l'intera regione di Kiev è stata liberata", ha comunicato Ganna Maliar.

Ma la violenza non si ferma: sirene antiaeree continuano a risuonare in diverse città e nuovi bombardamenti si sono registrati nelle regioni di Poltava e di Lugansk. A Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia, le forze russe hanno sparato su una manifestazione pacifica e arrestato un numero imprecisato di persone che si opponevano all'occupazione. Nel sobborgo di Bucha, città appena liberata, il sindaco Anatoly Fedoruk ha denunciato il ritrovamento di 300 persone in fosse comuni. E venti cadaveri in abiti civili sono stati distesi lungo la strada.

Secondo fonti di Kiev, le truppe di Mosca starebbero cambiando strategia e si starebbero riposizionando. La ridotta pressione su Kiev e sul nord del Paese, confermata anche dagli americani, non ha comunque allentato la tensione degli ucraini, secondo cui Mosca ha semplicemente cambiato tattica. Il nuovo obiettivo di Mosca pare essere quello di rafforzare i contingenti a sud e a est, per sbaragliare la resistenza ucraina. Sempre da fonti ucraine, arriva la notizia della mobilitazione, da parte della Russia, delle truppe di stanza in Transnistria, tra Ucraina e Moldova (che smentisce: “Nessuna conferma”).

Intanto, in un videomessaggio, il presidente Volodymyr Zelensky ha fornito il bilancio più aggiornato delle vittime a Mariupol, sarebbero almeno 5mila. E sono in corso trattative per rimuovere i corpi dalle strade della città assediata dalle forze di Mosca. Subiscono invece carenze di cibo, acqua ed elettricità circa 170mila cittadini.

Il New York Times ha scritto che gli Usa lavoreranno con gli alleati per trasferire tank di fabbricazione sovietica allo scopo di rafforzare le difese dell'Ucraina nel Donbass. È questa la prima volta in cui gli Stati Uniti contribuiscono a trasferire carri armati dall'inizio della guerra. Ma il pacchetto militare degli aiuti a Kiev comprende inoltre missili guidati da laser, droni “kamikaze” Switchblade (con testate esplosive) e droni leggeri di tipo Puma (da ricognizione), per un valore di 300 milioni di dollari secondo l’annuncio del Pentagono.

Biden e Zelensky nei giorni scorsi, nel corso di una telefonata, avevano discusso per “identificare capacità aggiuntive per aiutare l’esercito ucraino”.

La giornata di ora in ora:

“Ripreso il controllo dell’intera regione di Kiev”

"L'Ucraina ha ripreso il controllo dell' intera regione di Kiev". Lo ha comunicato il viceministro della Difesa.

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Il sindaco di Bucha: “Quasi 300 persone in fosse comuni”

"Ci sono quasi 300 persone sepolte in 'fosse comuni' a Bucha fuori Kiev". Lo ha detto il sindaco della città a nord-ovest della capitale ucraina, appena liberata dall'occupazione russa. 

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Enerhodar, occupanti russi reprimono proteste

Si contano quattro feriti dopo le proteste a Enerhodar, nel sud dell'Ucraina, che sono state disperse con la forza dagli occupanti russi. Lo ha riferito il difensore civico per i diritti umani Lyudmila Denisova, affermando che alcuni dei feriti sono gravemente ustionati.

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Kiev, 10 miliardi al mese per resistere 

L'Ucraina spende circa 10 miliardi di dollari al mese per le ostilità. Lo riportano i media ucraini citando i dati esaminati nell'incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e i suoi ministri economici.

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Almeno 20 corpi trovati in strada a Bucha

Almeno 20 corpi di uomini in abiti civili sono stati trovati in una strada di Bucha, città a nord-ovest di Kiev appena liberata dall'occupazione russa. Uno dei cadaveri aveva le mani legate, a quanto testimoniato da giornalisti sul posto.

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Moldavia: “Nessuna conferma di mobilitazione in Transnistria”

La Moldavia afferma di non avere informazioni sulla mobilitazione delle truppe russe in Transnistria. Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando una nota del ministero degli Esteri moldavo. "Le istituzioni statali responsabili della Moldavia stanno monitorando da vicino la situazione della sicurezza nella regione. Al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione delle truppe in Transnistria", si legge nella nota. Le autorità continueranno a monitorare e scambiare informazioni con i partner per garantire la sicurezza dei cittadini, ha aggiunto il ministero.

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Kiev: “Pesanti battaglie in arrivo a est e a Mariupol”

Pesanti battaglie sono in arrivo nelle regioni orientali e meridionali dell'Ucraina e in particolare per la città assediata di Mariupol. Lo ha detto in tv il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, citato dal Guardian. Arestovych ha detto che le truppe ucraine intorno a Kiev hanno riconquistato più di 30 città o villaggi nella regione e stanno tenendo la linea del fronte contro le forze russe a est. "Non facciamoci illusioni, ci sono ancora pesanti battaglie per il sud, per Mariupol, per l'est dell'Ucraina", ha detto. 

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Mariupol, Turchia pronta a fornire navi

La Turchia è pronta a fornire navi per l'evacuazione di civili e feriti da Mariupol, assediata dall'inizio di marzo. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riferisce l'agenzia turca Anadolu.

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Mosca: “Ue ubriaca di bourbon Usa”

"Quando gli europei si riprenderanno dalla sbornia da bourbon americano, e quando realizzeranno finalmente che dovranno prendersi cura del futuro del nostro continente, Europa o anche Eurasia, ebbene allora arriverà il momento di rivedere i nostri rapporti e arrivare al dialogo, ma ciò non accadrà in una prospettiva di breve periodo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista.

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Mosca mobilita le truppe in Transnistria

I russi hanno iniziato a mobilitare unità in Transnistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda. "È stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l'Ucraina", ha affermato lo Stato maggiore.

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Nuovo appello del Papa

Il Papa, da Malta, pensa alla guerra in Ucraina e invoca "una misura umana davanti all'aggressività infantile e distruttiva che ci minaccia, di fronte al rischio di una guerra fredda allargata che può soffocare la vita di interi popoli e generazioni".

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“Forze russe in ritirata da Kiev”

Le forze russe si stanno "ritirando rapidamente" dalle aree attorno a Kiev e alla città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere del presidente ucraino, Mykhaylo Podolyak. "Con la rapida ritirata dei russi da Kiev e dalla regione di Chernihiv, è assolutamente chiaro che la Russia sta dando la priorità a una tattica diversa: ripiegare verso est e sud, mantenere il controllo di vasti territori occupati e entrarvi in maniera potente", ha aggiunto su Telegram.

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Fotoreporter trovato morto

Il fotoreporter ucraino Maxim Levin è stato trovato morto. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. Levin, 40 anni, che aveva lavorato per diverse testate internazionali tra cui Ap e Reuters, era scomparso dal 13 marzo scorso dalla prima linea vicino a Kiev, nel distretto di Vyshhorod dove stava riprendendo i combattimenti.

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“Quasi 18mila soldati russi uccisi”

Sono 17.800 i militari russi uccisi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, secondo un conteggio delle forze armate di Kiev riportato da Ukrainska Prava. I prigionieri sono un migliaio. Secondo la stessa fonte sono stati distrutti 143 aerei, 134 elicotteri e 631 carri armati.

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Distrutte due piste di atterraggio

Le forze armate russe hanno distrutto le piste d'atterraggio a Poltava e Dnipro in Ucraina con attacchi di precisione. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass.

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Distrutte piste aeree a Poltava e Dnipro

Le forze armate russe hanno distrutto le piste d'atterraggio a Poltava e Dnipro in Ucraina con attacchi di precisione. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass. "Le piste d'atterraggio militari a Poltava e Dnepr sono state disattivate da attacchi missilistici di alta precisione aria-terra", ha osservato. Secondo Konashenkov, la difesa aerea russa ha anche abbattuto due elicotteri ucraini Mi-24 vicino alla città di Sumy, così come 24 droni ucraini.

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7 corridoi umanitari, anche a Mariupol

Sette corridoi umanitari, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol, sono previsti per oggi in Ucraina. Lo ha detto il vice primo ministro Iryna Vereshchuk, come riporta il Guardian. Il corridoio di Mariupol prevede sia il trasporto privato sia autobus, ha detto Vereshchuk.

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Oggi 3 treni per evacuare da Lugansk e Donetsk

Tre treni di evacuazione partiranno oggi dalle regioni di Lugansk e Donetsk. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione statale regionale di Lugansk Serhiy Haidai. I convogli partiranno da Novozolotarivka nel Lugansk e da Kramatorsk nel Donetsk, diretti a Leopoli.

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Trovati corpi di civili torturati vicino a Sumy

Corpi di civili torturati sono stati trovati a Trostyanets, nella regione di Sumy, nel nord ovest dell'Ucraina. È quanto si legge in un tweet dell'Ukraine crisis media center. La cittadina, a una ventina di chilometri dal confine con la Russia, è rimasta per circa un mese sotto l'occupazione delle forze armate russe ed è stata liberata nei giorni scorsi dagli ucraini.

Notte di bombe e d’allarme

Sono risuonate nella notte le sirene antiaeree in Ucraina. Intorno alle 3.40 ora locale (le 2.40 in Italia) l’allarme è scattato in molte località: a Kiev, Odessa, Leopoli, Dnipropetrosk. E ancora a Kharkiv, Sumy, Rivne, Ternopil, Zhytomyr, Mykolaiv, Cherkasy, Ivano-Frankivsk, Zaporizhia, Chernivtsi, Volyn e Vinnytsia.

Nuovi bombardamenti anche nelle regioni di Poltava e di Lugansk. Nel primo caso, come riferisce il sindaco di Poltava, Alexander Mamay, sono state colpite da missili infrastrutture e zone residenziali sia a Kremenchuck sia nella stessa Poltava. Nella zona di Lugansk gli attacchi hanno interessato cinque edifici di Lysychansk e due a Toshkivka, come sostiene l'Amministrazione statale regionale. Non è chiaro se ci siano morti o feriti.

(Unioneonline)

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